martedì 26 maggio 2009

Il sorbetto dell'adorata Baba



Immaginate una casa, rossa e verde, piena di cuori e di ranocchie. Una sala che ti ha vista arrivare mille volte piena di pacchi e pacchetti in mano, sfatta e sempre di corsa, e un divano su cui ti sei fiondata innumerevoli volte alla ricerca di ristoro per i piedi, dopo una giornata di tacchi altissimi! Un luogo che forse non è CASA tua, ma ti senti come se tu fossi lì da sempre, una dimensione atemporale che sa di buono, di coccole, di calma, di bello. Una casa che mi ha accolta in infinite diverse occasioni e infiniti stati d'animo, ma che mi ha vista sempre uscire con il sorriso. Una casa che non potrebbe avere che lei come Regina: Baba. La sua bellezza e classe innata sono irresistibili, il suo fascino indiscusso, la sua allegria e simpatia inenarrabili e le sue perle di saggezza, da massacrarsi da ridere, ormai leggenda in tutti i miei amici. Baba è una donna straordinaria come poche altre, se sono arrivata fin qui lo devo anche in parte ai suoi mille consigli che dispensa dal giorno in cui 4 anni fa piombò nella mia vita, e nell'ufficio che condividevamo. Pioveva a dirotto, era novembre inoltrato e su Milano una enorme nube grigia. Questa bellissima signora è arrivata con una gonna a fiori cantando e ballando come una ballerina di un musical. Ho pensato che fosse matta, ma non sapevo che in realtà lo è anche molto di più di quanto lo immaginassi in quel momento. BabinaMia, se al mondo ci fossero più persone come te sarebbe di certo un posto di gran lunga migliore. La tua topina ti vuole bene infinito, ricordalo sempre sempre.


Questa ricetta è sua, l'ha fatta l'ultima volta che sono andata da lei: se ne è mangiati 3 bicchieri prima di andare a letto tanto era venuto buono!


INGREDIENTI
  • 2 cestini di fragole
  • 2 pesche mature
  • 2 arance succose
  • 2 arance
  • 3 cucchiai di zucchero
  • alcune foglie di erba limoncina

Frullate fragole e pesche con il succo di arancia e la limoncina. A parte in un pentolino in pochissima acqua fate uno sciroppo con lo zucchero e una volta freddo aggiungete alla frutta. Mettete in bicchieri di plastica e congelate in freezer per 3 ore circa, per una versione più "ghiacciata". Per una versione "cremosa" invece mettete il composto nell'apposito contenitore per i cubetti di ghiaccio e dopo 2 ore circa, frullate nel mixer i cubetti: incorporando aria il composto diventerà cremoso e spumoso. Provare per credere!

mercoledì 20 maggio 2009

Caldo caldo...tiramisù ai frutti di bosco freschi freschi!



Il mio forno ha deciso di smettere di funzionare da un mesetto circa, e devo dire che, dopo 25 anni di duro lavoro, sfamando una ciurma di 6/8 persone tutti i giorni, e dopo almeno una decina di "rianimazioni tecniche", ha fatto il suo dovere e ha deciso di arrendersi, come ogni ottimo forno dovrebbe saper fare, nel periodo migliore dell'anno: l'estate. Eh sì, perchè con il gran caldo che arriva la mia voglia di forno rasenta lo zero assoluto, e invece mi viene una voglia sfrenata di tutti quei fantastici dolcetti al cucchiaio con le loro irresistibili cremine dolci al punto giusto, voglia di frutta, di vaniglia, di gelato, di tutto ciò che mi possa coccolare un pochino senza dover però sviluppare caldo nella già "accesa" cucina di casa. Io l'ho fatto con una pate à bombe sperimentale per pastorizzare le uova, chi conoscesse bene il processo può farlo perché diminuisce il rischio batterico, e per dare un pochino di consistenza budinosa, che io adoro, ho aggiunto un minimo di colla di pesce: scelta azzeccatissima!


DOSI PER MOLTI
  • savoiardi
  • 250 gr di mascarpone
  • 250 gr di phildelphia yo
  • 6 uova
  • 8 cucchiai di zucchero
  • vanillina
  • 3 fogli di colla di pesce 
  • savoiardi
  • succo di frutti di bosco 
  • fragole, lamponi, mirtilli

Riporto la versione classica senza pate à bombe non essendo certissima delle dosi e della tecnica, preferisco non "vendere" falsità. Per la versione classica: montare i rossi con lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca spumosa, poi aggiungere i formaggi montati, e infine i bianchi a neve e la vanillina con delicatezza. A parte in un pentolino con pochissima acqua o panna sciogliete la colla di pesce ed aggiungetela alla crema ottenuta. Inzuppate i biscotti nel succo di frutti di bosco, disponeteli a strati con la crema e i frutti di bosco freschi tagliati a pezzi. Fate riposare due ore in frigo prima di fiondarvici dentro!




mercoledì 13 maggio 2009

Risotto con fave e fonduta di pecorino profumato





Soffro da sindrome della "secchiona", vorrei avere la capacità di essere brava in tutto quello che faccio, vorrei essere in grado di fare le scelte giuste, saper stare al mio posto, vorrei avere la classe innata e il buon gusto per sapermi barcamenare nelle situazioni più difficili e spigolose, vorrei essere l'assistente che tutti vorrebbero avere, la figlia che ogni genitore sogna, l'amica presente e vivace e piena di parole giuste, la stimata professionista che, come direbbe qualcuno, "crea cose belle". Corro corro corro, chiedendo a me stessa sempre il massimo, e forse, proprio inseguendo questo obiettivo in realtà non arrivo da nessuna parte. Forse, io mi dico, sarebbe più giusto cercare di essere solo Chiara, e smettere di essere sempre così dannatamente esigente verso me stessa.
La mia adorata amica Gio fa bene a ripetermi spesso "Chiara, lascia andare, lascia andare..."

Chissà quante di voi che leggete, mamme, mogli, professioniste, amiche, compagne, fidanzate, figlie, socie, sorelle,nonne, dipendenti, allieve, qualsiasi sia il vostro ruolo, chissà quante di voi state pensando le stesse mie cose... A tutte voi, o tutti voi ovviamente, dedico questo piccolo esperimento molto ben riuscito, un risottino dal sapore di primavera, avvolgente e morbido come solo la panna sa essere, e con quel retrogusto piccantino delle fave.



INGREDIENTI per 6 circa
  • riso 500 gr
  • fave fresche
  • pecorino
  • panna
  • timo
  • grana
  • vino bianco
  • olio extra vergine
  • una noce di burro
  • pepe nero
  • sale

Sgranare le fave, farle sbollentare 3 minuti in acqua e poi eliminare la pellicina. In una casseruola grande e bassa mettere un filo d'olio, e far rosolare le fave per 5 minuti circa, poi aggiungete il riso e dopo altri 5 minuti sfumate con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato aggiungiamo brodo, poco alla volta, in modo che il riso si insaporisca per bene, e continuiamo così fino a che il riso sarà molto al dente. A parte in un pentolino facciamo una fonduta scaldando a bagno maria la panna con il pecorino grattugiato. Quando il riso sarà ormai quasi cotto, aggiungiamo una noce di burro, del grana a piacere, la fonduta di panna e pecorino e del timo sfogliato freschissimo. Ultimo tocco, pepe nero macinato grossolano abbondante. Spegniamo il fuoco, facciamo mantecare per 5 minuti e serviamo!

Volevo inoltre dedicare un pensiero a quel pigrone di Matteo che si è deciso a svegliarsi, e augurargli con tutto cuore che il suo nuovo cammino sia pieno di belle sorprese e di tutto l'Amore di cui ha bisogno. Ci sono angeli lontani, ma non per questo meno vicini a te.

lunedì 4 maggio 2009

Aspettando la rinascita!

Mi sono imposta di andare a fare la spesa, di andare oltre, di continuare a seguire un filone di normalità tra un pomeriggio e l'altro passato in ospedale aspettando che Matte decida finalmente di smettere di fare il ghiro e di svegliarsi del tutto. La mia attenzione è stata catturata dai colori seducenti delle primizie, dalla loro freschezza invitante, da tutto quello che evocano nella mia mente anche solo a sentirne il nome. E così ecco il mio carrello pieno di fave e piselli, fragole e lamponi, basilico e timo profumatissimi.

Verde, il colore degli Angeli che si prendono cura di te,  il colore delle pareti che ti circondano
 il colore della rinascita, il colore della speranza.
Rosso, il colore del filo che ci lega,  il colore della tua felpa preferita, il colore della passione, il colore che ti scorre nelle vene,  il colore dell'Amore, il colore della Vita. 

Potessero i miei alambicchi creare un balsamo magico per lenire e guarire subito tutti i tuoi dolori e farti rinascere ora alla nuova vita che ti aspetta. Noi ti aspettiamo e non facciamo altro che pregare per te, Matte, la grandissima Catena D'Amore che ti circonda sta facendo dei miracoli già incredibili, e continuerà a farli fino a quando potrai vederli nel loro Splendore.

Splendore, una parola che per me ha un significato molto molto profondo.



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