martedì 24 novembre 2009

Toc...Toc! C'è ancora qualcuno: panure profumata





A.A.A. Cercasi food blogger scomparsa da settimane dalla rete. E che ci devo fa??? Ok, ho capito dove sta l'errore finalmente. Dopo aver divagato nei meandri della mia mente nel cercare di capire perchè tutti postano tantissimo sui loro blog e il mio sembra in stato di abbandono totale, ho scoperto la risposta: mi piacciono troppe cose. Amo cucinare, ma... Amo anche terribilmente illustare e disegnare. E' un periodo che disegno e progetto da morire. E amo moltissimo provare varie tecniche di illustrazione, dal digitale a quelle a mano libera (le mie preferite), e poi guardo in rete, cerco vari stili, mi perdo ad ammirare l'altrui bravura. E infine sono sempre dietro a progettare qualche sorpresa o affini, per cui va a finire che le ore volano, i miei dopo cena sono a scarabocchiare carta bianca e il mio blog se ne sta qui poverello disperso. Come tutti i grandi Amori, ci sono dei momenti di distacco, ma non per questo si vuole meno bene, anzi: ci si ossigena un po' altrove, si riflette e ci si nutre di altro per poi tornare carichi a ripartire alla grande.

Lascio una piccola idea oggi, non è una ricetta ma un suggerimento di panatura profumata e molto gustosa.


INGREDIENTI:
  • pane in cassetta (tipo pan carrè o simile)
  • buccia di limone
  • rosmarino
  • timo
  • pepe nero

Far abbrustolire in padella il pan carrè in modo da eliminare un po' l'acqua che contiene e renderlo croccante. In un mixer tritare il pane con il timo la buccia di limone e le foglie di rosmarino, poi aggiungere il pepe nero tritato grossolanamente. Otterrete una profumatissima panatura per fantastiche cotolette.

lunedì 9 novembre 2009

Amici, ci facciamo 2 spaghi?




Due settimane fa mi è arrivata una mail con un invito a partecipare ad una serata organizzata dalla Voiello, una serata dedicata al piacere vero del cibo, e non solo. Grande felicità nel ricevere questo invito, però la mia innata timidezza mi vedeva rinunciataria, mi sono dovuta legare più volte le mani per non scrivere quel messaggio in cui dicevo che non sarei andata per motivi di lavoro (parzialmente veri tra l'altro!). Eppure mi sono fatta coraggio, da sola come un gatto (si lo so si dice come un cane, ma come un gatto a mio parere è più "efficace") mi sono presentata all'ingresso, e anche se volevo sprofondare dalla vergogna iniziale sono stata felice di avervi partecipato. Ho conosciuto molte food blogger che conoscevo solo di nome, e mi è spiaciuto non avere avuto abbastanza tempo per approfondire conoscenze e allacciare nuove amicizie.


Grazie a MariaLaura perchè è stata davvero favolosa nel farmi sentire a mio agio,
grazie alle "amiche di blog" che hanno amabilmente condiviso questa serata con me,
grazie al padrone di casa, Alessandro, che ci ha permesso di riunirci,
e un grazie anche a me stessa, perchè sono stata in grado di vincere il mio essere imbranata e le mie insicurezze.


Ce la faremo a riunirci di nuovo?

venerdì 6 novembre 2009

Fino qui abbiamo scherzato...ora facciamo sul serio! Spaghettoni alla tamarro


Poche parole oggi, vari pensieri si accavallano ma non riescono a trovare un filo logico, per cui li lascio sostare nella mia testa finchè non troveranno naturalmente ordine. Queste giornate piovose novembrine mi rendono instabile e gli eventi non sostengono (mi è pure tornata la malefica insonnia, argh!), per cui urgono maniere forti, molto forti. Nessun brodino a scaldare nel freddo, nessun purè a fare da comfort food, qui passiamo all'ascia di guerra direttamente: gli spaghettoni alla tamarro. C'è un ristorante a cui sono molto legata qui a Milano perchè ha fatto da palcoscenico a molte belle serate a due in tempi felici, uno di quei posti che rimangono solo di una persona e che proprio non ci potresti andare con nessun altro. Un ristorante a metà tra l'intimo e il caciarone, dove peperoncino e 'nduja la fanno da padroni per mia gioia che sono una vera appassionata del piccante. Piccoli effetti collaterali (sudorazione folle del mio "cavaliere" nelle serate estive con relative lacrime della suddetta e mal di pancia dal ridere tanto per toglierlo dall'imbarazzo ah ah), e garantita soddisfazione all'uscita. Io lì prendo sempre degli spaghettoni terrificantemente piccanti e questa è la mia versione.


INGREDIENTI
  • spaghettoni grossi
  • un bel cespo di trevisana
  • pomodori ramati o pelati
  • 'nduja
  • ricotta salata o cacio ricotta
  • olio extra vergine di oliva


Lavate la trevisana e tagliatela a striscioline. Fatela saltare in una padella molto calda con un filo d'olio extra vergine, salatela e mettetela da parte. Preparate un sugo denso e consistente di pomodoro, con dei pelati o preferibilmente con dei pomodori ramati spellati e tagliati a cubetti piccoli e a fine cottura del sugo aggiungete a piacere pasta di 'nduja (essendo molto piccante state attenti a dosarne la quantità) e la trevisana. Scolate la pasta al dente e condite con il sugo preparato e abbondante ricotta salata o cacio ricotta.






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