Già, Natale. I ricordi di tanti anni da bambina, in macchina in montagna aspettando che la mamma e la nonna tornassero dal macellaio e io che guardavo le luci delle strade e pensavo che BabboNatale quella notte sarebbe arrivato. E quante volte ho sognato di vederlo arrivare in casa, nella mia casetta della montagna, e la gioia di scendere e trovare sotto l'albero illuminato sul lungo tavolone di legno una montagna di regali per me e i miei fratelli! Sono stati anni molto felici, a volte persino malinconici quando ti rendi conto che la felicità è così forte. Quest'anno, per Natale, non siamo potuti andare via ma ho avuto dei doni inaspettati, delle gioie inattese e l'amore delle persone a me care.
In un momento di delirio creativo che ha caratterizzato questi mesi ho fatto questa meraviglia, che ho regalata con grandissima gioia e stupore di chi l'ha ricevuta: una bellissima GingerBreadHouse. Non è difficile, ma nemmeno facile. Dotarsi di pazienza, tempo, e avrete risultati meravigliosi. Io non ho seguito schemi, solo la logica, facendo in carta un modello dimensione reale che poi ho riprodotto con pasta da biscotto. Classica frolla al cacao per il tetto, spennellata di albume per attaccare prima della cottura le lamelle di mandorle.