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La bellezza dei sentimenti di un cuore di donna non è andata sprecata nel mare blu del web e un altro cuore era pronto ad ascoltare ogni vibrazione. Laura è ancora più bella, elegante, affascinante, forte, travolgente, ironica e luminosa di quanto sapessi e averla potuta abbracciare di persona è stato uno dei tanti doni che questo angolo di rete mi ha regalato in questi anni.
Insieme a te, amica mia, vorrei fare colazione domani mattina con questa marmellata di more selvatiche rubate in giornate settembrine assolate e lente. Il souvenir di ore che hanno ancora il sapore delle coccole. Quelle di cui tanto avrei bisogno stasera, insieme alle tue orecchie ad ascoltare le ultime sconvolgenti dichiarazioni (fresche fresche di giornata!!! gulp!)
La marmellata normalmente io la faccio con frutta matura e perfettamente sana, la lavo e la asciugo delicatamente. Poi peso la frutta, la taglio a pezzetti e metto un terzo del peso in zucchero e il succo di mezzo o un lime. Faccio bollire a fuoco basso fino a quando raddensa (per questa di more ci è voluta una buona oretta e le more metà ne avevo passate e metà lasciate intere). Intanto sterilizzo i vasi con le capsule in acqua bollente per 5 minuti, scolo su un canovaccio sterile (o comunque pulitissimo), asciugo l'interno dei vasi e invaso la marmellata ancora calda riempiendo fino ad un dito dalla chiusura. Poi ribalto sottosopra per una notte intera per formare il sottovuoto. Conservo le marmellata in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce diretta del sole (dentro una credenza). Perfetta anche per farci una golosissima
crostata autunnale.