venerdì 10 febbraio 2012

NOn credo nelle favole. E nemmeno nel marketing. O forse sì: meringhe coccolose.



Ebbene sì. Me ne hanno raccontate davvero troppe. Ma quanti "primi appuntamenti" con promesse di Matrimonio, progetti di casa, famiglia, focolare acceso e mani unite nell'eternità. Tzè. La casa non c'è mai stata, di matrimoni molti ma mai il mio, figli parecchi (delle amiche) e il camino l'ho acceso per bruciarci dentro ogni baggianata che mi hanno raccontato. E ora sono perseguitata dalla sindrome del "SanValentino" imminente.


Oggi pomeriggio, ore 16.30, pieno attacco di panico (ebbene...per non farci mancare niente adesso mi vengono pure loro!). Decido di fare un giro per distrarmi dalle ansie e per compensare un pochino: shopping di intimo (addicted). Dopo aver messo sotto sopra un punto vendita Intimissimi alla ricerca di un reggiseno che non mi strizzasse le ciccette e non mi facesse sembrare una coppa piacentina ben stringata, mi dirigo verso l'iper per comprare gli ingredienti dei Pain Au Chocolat (sono in fase "ricompensiamoci"). Girando e rigirando vengo istintivamente attratta da una macchia di colore invitantissima: fragole. In febbraio. E pure profumate e promettenti. Per un minuto mi faccio sedurre dall'idea di una macedonia di fragole e poi la mia attenzione viene catturata dalla panna a fianco. 2+2= trovata di Marketing Pro SanValentino. IO ODIO SanValentino. Da sempre e per sempre! Che orrore tutti sti cuori e cuori e cuori ancora e angioletti&puttini&rose rosse e... Bleah, da disgusto! Mi riprendo dal tranello della Fragola Afrodisiaca  e con testardaggine mollo sdegnata le belle rosse tentatrici e giro le spalle. Pubblicità, non mi avrai MAI. Mai e poi Mai, lo giuro! Giro e rigiro, burro e lievito, dove cavolo è la farina e mi trovo davanti ai thè e infusi. In un altro attacco di ansia. Lancio un occhio per curiosità e vengo letteralmente  ipnotizzata dalla varietà: drenante, snellente, tonificante, digestiva, rilassante. RILASSANTE, devi essere mia! Annuso ma il cellophane mi impedisce di sentire qualsiasi cosa, leggo e vedo un sacco di erbe promettenti a placare i miei attacchi di ansia. Tu, subito nel mio carrello! E giro le spalle ai miliardi di thè bellamente classificati, bel consapevole, essendo una donna che con il marketing e la pubblicità lavora da 12 anni, che queste pioprietà sono palesemente inventate e irreali. Quando lavoravo in agenzia di advertising sul beauty mi dicevano "Chiara, abbiamo 6 colori di bagnoschiuma. Tu e la tua copy trovate delle categorie." Et voilà che quello rosso diventava energizzante, il blu rilassante, il rosa calmante, il verde defatigante e via andare. Eppure, anche se so bene che quel nome lo ha abbinato qualche pubblicitario a quel prodotto, anche io mi lascio conquistare dal marketing. Ma tengo testa, sempre e fortemente, al SanValentino. Quello proprio nessuna tisana digestiva me lo farebbe andare giù ;)






Ma a voi lascio queste meringhe, RibesRosso&CioccolatoBianco. Per voi che amate il SanValentino, e per chi come me ha bisogno di una dose di coccole anti-smancerie a gogo ^_^


PS: per la cronaca. Arrivata a casa apro il cellophane della mia tisana in compagnia di mia madre, che annusa e inorridita dice "ma questo non è rilassante, è vomitante. Che schifo, se uno non si sente tanto bene beve sta tisana, vomita tutto e poi sta meglio. Bleah!". Ah ah ah, mitica genitrice!


INGREDIENTI
  ::  un albume  ::
::  pari peso in zucchero a velo  ::
::  pari peso in zucchero semolato bianco  ::
::  una goccia di limone  ::
::  100 gr di cioccolato bianco  ::
::  3 rametti di ribes rosso + 2 cucchiai di zucchero semolato  ::

Pesate l'albume: sono importanti le proporzioni. Montatelo a neve qualche secondo, quando comincia ad essere spumoso aggiungetevi poi gli zuccheri poco alla volta sempre continuando a montare con le fruste elettriche. Questa operazione deve continuare per una decina di minuti, in modo che lo zucchero semolato si sciolga del tutto e otterrete una meringa lucida e setosa. COn una sac à poche dalla bocchetta liscia formate su una placca da forno rivestita di carta forno tanti mucchiettini. Cuocete le meringhe a 80°C per un paio di ore (Se piccoline) con lo sportello del forno lasciato un pelino socchiuso (io ci infilo una pattina piegata a metà così passa uno spiraglio di aria). Una volta cotte lasciatele in forno spento per altre 2 ore in modo che si asciughino bene. In un padellino mettete il ribes con lo zucchero, schiacciate con una forchetta i frutti e ottenete cuocendo a fiamma vivace per qualche minuto una composta ben densa. Nel mentre sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco. Stendete un velo di marmellata rossa su ogni metà meringa, versate un cucchiaino di cioccolato bianco, attendete che si stabilizzi per un minuto poi accoppiate schiacciando lievemente con un'altra meringa. Lasciate raffreddare per bene poi... coccolatevi!



venerdì 27 gennaio 2012

Ode ai Casoncelli... e non solo a loro!



Quando si ha un sogno nel cuore, si parte sempre con il pieno di tutto: energie, slanci, sorrisi, entusiasmo, coraggio, tenacia, motivazione. Però quando i percorsi sono lunghi, e molto faticosi, queste scorte si esauriscono giorno per giorno per giorno.... E chi diavolo non ha voluto prendersi almeno per qualche tempo una "pausa di riflessione da se stesso"? Io lo penso quasi ogni mattina ultimamente. E ieri è stata, fino a sera, una giornata davvero storta. Fino a quando ho visto lui, che mi ha fatta ridere. E mi ha ricordato che questi 4 anni sono valsi davvero la pena di ogni battaglia. Lui che mi ha regalato tutto e non la finirò mai di dirlo. Lui che è lo Chef più bravo che io abbia mai visto al mondo. Lui che è il mio maestro. Il mio capo Iviano.

Quando ho avuto in mano quella lista di nominativi, ho scelto il suo numero da chiamare perchè lui ha radici vicine alle mie, la Valle Seriana. Questo è stato il segno che ho seguito.
E lui è stato uno degli incontri più belli della mia vita, perchè mi ha sempre insegnato tanto, con il cuore, senza gelosia ma con grande generosità e soprattutto in un mare di risate.



Sono trascorse infinite giornate e nottate assurde lavorative, viaggi e km in macchina, caldo di sole &scalini da fare in costiera campana e freddo porco a 3000mt sul SanGottardo, nottate negli hotel peggiori di tutta Italia (e non solo!), e quintalate di polli da cucire fronte&retro, sardine da squamare, piselli da selezionare (!) ecc... E sono felice di tutto e lo rifarei dal primo giorno.
La stanchezza fa parte del cammino e del percorso, e io ho solo bisogno di passare una intera notte a guardare la neve che cade, piccolo miracolo che ancora si avvera, e ho bisogno di credere che nessun Sogno è troppo grande per essere realizzato.
E grazie a te, capo, il mio è iniziato e continua ad essere da quasi 4 anni.

I casoncelli sono dei ravioli meravigliosi della bergamasca, e questa ricetta collaudatissima è proprio del capo.
Io ne faccio in dosi massicce perchè a casa mia se ne mangiano circa 14 a testa, gli uomini anche più! 



INGREDIENTI PER 6 MANGIONI

::  300 gr di pasta all'uovo (3 etti di farina, 3 uova, un goccio di olio, sale)  ::
::  200 g carne di maiale arrosto (meglio coppa di maiale)  ::
::  160 salsiccia o pasta di salame  ::
::  20 g mollica  ::
::  2 amaretto  ::
::  30 g parmigiano  ::
::  50 g polpa di pera  ::
::  10 g uvetta ::
::  10 g pinoli  ::
::  prezzemolo  ::
::  cannella, noce moscata, pepe  ::

::  burro  ::
::  salvia  ::
::  150 gr di pancetta dolce  ::

Frullate l’arrosto con la salsiccia, la mollica bagnata nel latte e strizzata;
unite il parmigiano grattugiato, l’amaretto ridotto in polvere, i pinoli e l’uvetta tritati finemente, la pera tagliata a dadini piccolissimi e fatta saltare in padella per trenta secondi, il prezzemolo tritato e le spezie. Amalgamate il tutto e aggiustate di sale.
Stendete la pasta in una sfoglia sottile, tagliatela a dischi con un coppapasta e al centro di ognuno mettete una pallina di ripieno. Chiudete i casoncelli come da indicazione fotografica (Se i bordi non si sigillassero bene, stendete con un pennellino un velo di uovo sbattuto per farli aderire). In un padellino fate dorare la pancetta senza altri grassi di cottura, eliminate il grasso in eccesso e aggiungete generoso burro e salvia e fate fondere. Cuocete i casoncelli, condite con burro fuso e abbondante parmiagiano reggiano e ... e mi direte che ne pensate!


giovedì 5 gennaio 2012

Penso&Mangio Leggero: involtini di orata al forno





Bilancio dell'anno 2011. Chili presi: nessuno. Sigarette fumate: nessuna (bravissima!!!). Vittorie lavorative: parecchie. Vittorie personali: qualcuna. Mazzate sentimentali: sono tutta un livido ^____^  Serate con le amiche per dimenticare il punto precedente: non abbastanza. Litri di rhum consumati: scarsi. Junk food in preda ad attacchi depressivi-compulsivi: qualche chilo di. Gastriti: non pervenute. Baci ricevuti: penso che ne abbiano ricevuti di più Vladimir Luxuria e Rosi Bindi. Unghie mangiate per nervoso cosmico: qualche metro di. Lacrime versate inutilmente: ci avrei irrigato una piantagione di pomodori a Pachino e ne avrei fatto la salsa per l'inverno! Sfide: tante, di cui parecchie vinte. Nuove rughe nate per la fatica e la stanchezza: non le voglio contare, sgrunt. Nuovi capelli bianchi: e chi lo sa, con tutte le tinte che faccio non li vedo ah ah! 
Obiettivi per il 2012. 1. Comprare la mia Casetta 2. Smettere di rosicchiarmi le unghie per colpa di qualche uomo deficiente 3. Ricevere più baci di Melissa Satta :) 4. Rivedere di nuovo nei titoli di coda di "quel" format tv il mio nome e cognome 5. Liberarmi dai miei fantasmi e dalle mie ossessioni  6. Finire la coperta di Eva 7. Smettere di trattare come priorità chi mi tratta come un'opzione. 

Troppi pensieri, poche parole: vi lascio la ricettina che ho fatto ieri. Involtini di orata al forno profumati allo zenzero. Leggeri e gustos, ottimi per un pasto senza appesantirsi (io dovrei brucare erba del giardino per un mese per disintossicarmi ah ah !).





INGREDIENTI PER 4 persone

::  12 fettine di carpaccio (o simile) di orata  ::
::  3 fette di pane in cassetta  ::
::  capperi ::
::  olive taggiasche  ::
::  pomodorini secchi  ::
::  scorza di limone  ::
finocchietto & timo  ::
::  sale & pepe  ::
::  una radice di zenzero grossa  ::
::  olio extravergine di oliva  ::

Facilissimo e veloce: eliminate la crosta del pane in cassetta e tagliatelo a dadini piccoli. Tagliate a dadini anche i pomodori secchi. Triatate le erbe con i capperi, aggiungeteli al pane e pomodori e infine mettete anche scorza di limone e olive taggiasche: aggiungete un paio di cucchiai di acqua per rendere la farcia morbida. Mettetene un cucchiaio su ciascun filetto, arrotolate, sistemate in pirofila, spolverizzate con briciole avanzate, sale, pepe, un filo di olio extravergine e succo di zenzero che otterrete grattuggiando la radice con un grattugia fine, mettendo la polpa in una fazzoletto di carta casa bianco e strizzandolo sulla pirofila. Cuocete a 180° per circa 10 minuti.



domenica 18 dicembre 2011

A new day has just come: muffin ai mirtilli




9 novembre - 18 dicembre. Più di un mese di silenzio, non è da me. Eppure era necessario. Mia madre ha Santa ragione quando dice "magari per anni non succede nulla poi succede tutto in qualche giorno". Così è stato.

Oggi sono una Trasformista. Dal CuoreLeggero. E mi godo tutta la Bellezza che la mia vita è stata capace di darmi, e da sola mi faccio un regalo, perchè sono stata Brava. Ho abbracciato la mia vita e mi sono fatta abbracciare dopo anni lunghi e molto difficili, pieni di ogni negatività possibile.

La mia amica adorata Gio* lo diceva sempre "Se tu farai qualcosa per te stessa poi vedrai che ti sarà ricompensato e che qualcosa di bello accadrà"- Verissimo.

Mi godo la mia nuova Veste, mi godo le persone meravigliose che si sono strette intorno a me, mi godo l'attesa di una nuova trasferta di Lavoro che spero mi porterà tanto BelTempo, mi godo l'aver capito che la Vita può essere bella, ma sta a noi scegliere di essere felici.


E spesso la felicità è una scelta molto difficile.

Mi godo la Leggerezza che avevo perso sotto il peso delle negazioni imposte, accolgo tutto quello che arriverà e Ricomincio da Qui.

Trasformata&Leggera.


Questi sono i miei muffin preferiti. Sono perfetti, vengono sempre benissimo, sono soffici come nuvolette e velocissimi anche quando non si ha tempo.



INGREDIENTI


::  160 gr di farina  ::
::  2 uova  ::
::  100 gr di zucchero  ::
::  60 gr di burro  ::
::  50 ml di latte  ::
::  40 ml di panna  ::
::  essenza di vaniglia  ::
::  mezza bustina di lievito in polvere  ::
::  mirtilli  ::


In un mixer frullate il burro con lo zucchero, poi aggiungete le uova, il latte e la panna. Versate a pioggia poi la farina mischiata al lievito e l'essenza di vaniglia. In ultimo mettete anche i mirtilli e mescolate con cura. Mettete in stampini da muffin, decorate in superficie con qualche mirtillo e cuocete a 170° per circa 20 minuti.



Un pensiero e una dedica particolare alla mia adoratissima amica Laura: ti adoro. Sei sempre nei miei pensieri ....

mercoledì 9 novembre 2011

Sembro americano ma sono italianissimo: polpette di melanzane & ketchup casalingo



Riemergo da una fase di grandi elucubrazioni notturne, ore e ore a rigirarmi nel letto riposseduta dai mille pensieri su quello che verrà. Eh già, alla mia veneranda età ho deciso di fare il grandissimo passo. No, macchè, non si pensi al matrimonio, credo che in questa vita proprio non ci sarà, vedremo nelle prossime ma devo dire che nemmeno mi interessa. Una settimana fa una notizia meravigliosa ha avvicinato il mio grande sogno di un poco: la delibera al mutuo. Ed è scattata dopo la fase A (ovvero andare in banca a supplicare i direttori a concedermi fiducia stordendoli di parole a raffica) la fase B, cioè la ricerca disperata della casa. Ho un gran cu.., ehhmm, fortuna: nessuno tra i piedi, deve piacere solo a me. Dopo anni e anni e anni alla ricerca del fidanzato perfetto, dopo ore trascorse al telefono o alla toilette per agghindarmi al meglio o ai fornelli per portare a casa un Principe Azzurro, ho capito che qui non possiamo parlare nemmeno di Principe Carta da Zucchero! Se aspetto che il principe arrivi sotto la mia torre e venga a salvarmi, sono sicura che io diventerò decrepita mentre lui o avrà perso l'indirizzo della torre presentandosi a quella di un'altra oppure avrà trovato qualche lucciola sulla strada a fargli troppa compagnia.




Purtroppo tutto ciò non piace ai genitori, che improvvisamente cercano di affibbiarmi qualsiasi essere dotato di appendice tra le gambe che reputano single e accettabile. E scatta la "Fiera dell'Avanzo". Vengono tirati fuori dal cilindro dei nomi quanto meno improponibili, gente con cui ero fidanzata quando c'erano davvero le lire ed era lo scorso millennio! Per non parlare poi di quei soggetti che ho desiderato alla follia, per i quali mi sono disidrata a suon di lacrime e pathos, quelli che però non si sa perchè mi hanno sempre detto "non è il momento giusto". E fin qui va tutto bene, ci sta. Ma dopo che non mi hanno voluta, sono tornati alla carica come delle cavallette, degli stalker. Improvvisamente io per questi soggetti divento in qualche modo l'incarnazione di tutti i loro desiderata, la Donna Perfetta verso la quale riversano ogni singola fantasia, da quelle erotiche e perverse a quelle di progetto del nido con pargoli annessi & connessi. E non demordono e vanno avanti per anni a dire "ma tu... ma se tornassi indietro... e dammi una speranza". Eccheppalle! La mia Fiera degli Avanzi è devo dire abbastanza vasta e comprende anche dei soggetti che indubbiamente sono anche degli esemplari di maschio italiano molto gradevoli alla vista e certamente in grado di produrre dei piccoli cloni dalle fattezze meravigliose, ma spesso, ahinoi, mancano di mordente. Grave pecca.

E soprattutto sono degli avanzi che nel giro di questi anni sono stati cucinati, messi in frigo, riscaldati in padella, surgelati in sacchettini, scongelati, ripassati in microonde, di nuovo in frigo e ora stazionano sul tavolo in cucina da giorni: da lavanda gastrica e sigilli dell'Asl. Più che indigesti, velenosi.

Ai miei genitori vorrei dire: mamma, papà, non lo sapete che congelare e scongelare un  fidanzato alimento varie volte è altamente nocivo alla salute? Credo che sia anche illegale ;)






Oggi una ricetta che sembra americana ma italianissima: polpette con melanzane & ketchup casalingo. Il tutto guarnito da chips home made. Io l'ho trovata ottima per tutti: per i bimbi, per i grandi, per una serata tra amici, per una serata di quelle che mangi sul divano davanti al tuo show/film preferito...


INGREDIENTI PER 4

::  400 gr di macinato di vitello scelto  ::
::  250 gr di salsiccia  ::
::  5 patate grosse  ::
::  1 melanzana grossa ::
::  400 gr di pomodori cherries  ::
::  un uovo  ::
::  parmigiano grattugiato  ::
::  abbondante basilico  ::
::  sale, pepe, noce moscata  ::
::  3 rametti di timo  ::
::  due cucchiai di aceto  ::
::  un cucchiaio di zucchero  ::
::  olio per friggere  ::

::  olio di oliva  ::

::  pane grattugiato  ::


Lavate la melanzana, tagliatela a metà e fatela bollire fino a quando morbida. Scavatene la polpa, strizzatela e ripassatela in padella con un filo di olio, sale e basilico. Bollite una grossa patata, fatela raffreddare e schiacciatela. In una terrina mescolate il macinato, la salsiccia privata dalla pelle, la patata, la melanzana ripassata, un uovo, il formaggio, il basilico tritato, il timo e profumate con sale, pepe e noce moscata (io spesso aggiungo anche coriandolo tritato). Dovrete avere un composto morbido ma consistente: se dovesse essere troppo molle aggiungete del pane grattugiato. Formate delle polpette piccine, passatele nel pane grattato e friggetele in olio di oliva. 


A parte preparate il ketchup: lavate i pomodorini, devono essere belli maturi. Tagliateli in quarti e fateli cuocere in una padella antiaderente con un goccio di olio, sale e basilico per circa un quarto d'ora. Passateli al passaverdure ( o mixer se poi però passate al setaccio per eliminare le pelli) e rimettete sul fuoco: sfumate con aceto e zucchero, cuocete per 5 minuti e aggiustate di sale. 


Per le chips: tagliate con una mandolina a fette sottili le patate, lasciatele in acqua fredda corrente per eliminare l'amido una mezz'oretta, tamponate e friggete in generoso olio di semi di arachide fino a doratura. Salate solo prima di servire.



mercoledì 26 ottobre 2011

This is Halloween: zuppa bicolore!


Eva amava raccogliere foglie. Ne collezionava in autunno di tutti i colori: rosse amaranto, vermiglio, arancio zucca, marrone cioccolata, fucsia, color tamarindo e prugna. Quelle che amava di più, però, erano quelle color lampone! Le cercava con attenzione in mezzo ai suoi passetti saltellanti negli stivaletti color fuoco, i suoi preferiti, i porta fortuna. Camminava a passo svelto ma sempre attento, girovagando per le vie alberate del suo quartiere fatto di casette dalle finestre piccole e ombrose, e spesso immaginava che lì dentro vivessero streghe e stregoni in cerca della Pozione per tramutare le rane in principi. Il suo piccolo cuore infatti già cercava la sua Anima Gemella, ignorando che l'avrebbe incontrata parecchi anni dopo dall'altra parte del mare, in un freddo mattino invernale tra le pagine di un libro e un caffè bollente. "Chissà se quel rospo che ho visto al laghetto ieri può realmente diventare un Principe degno di tale nome..." sospirò raccogliendo da terra una foglia di noce increspata, arricciata ma profumatissima. Era la vigilia di Halloween e soffiava un vento inquieto, alzava in vortici multicolore tutte le foglie e le faceva ballare in mulinelli impazziti: lei ci si tuffava in mezzo e danzava con loro in un girotondo senza dimensione e senza tempo. "Ancora, ancora, ancora!" gridava tra le risate cristalline e l'eccitazione. Ma improvvisamente il vento cessò, le foglie caddero a terra e intorno a lei, un fitto bosco di alberi dai tronchi con sembianze di facce umane, e a terra una miriade di zucche di tutte le dimensioni e di tutte le forme. "Deve essere un sogno" pensò lei, quando una zucca le rotolò su un piede e si aprì a metà facendo uscire un topolino: il roditore era un Messaggero e le lasciò un biglietto arrotolato prima di schizzare via e perdersi nella distesa di alberi. "Il segreto della tua felicità risiederà nell' Ascoltare i Tuoi Sogni, conoscerli, riconoscerli e non bearti a contemplarli ma cercare di vestirli e renderli Realtà". 


Alla mia amica Marica, con affetto e riconoscenza per l'aiuto che mi sta dando in questa fase di scoperta dell'Io.


Questa zuppa, oltre che essere bellissima, è anche buonissima. La parte viola che vedete è fatta utilizzando carote nere, e ringrazio la mia amica Chiara per l'ispirazione.




INGREDIENTI per 4

::  2 carote nere grandi  ::
::  3 patate medie ::
::  300 gr di zucca mantovana  ::
::  2 pomodori ramati maturi  ::
::  3 carote arancioni  ::
::  curry  ::
::  due foglie di alloro  ::
::  olio evo  ::
::  brodo vegetale ::
::  rosmarino  ::


Facilissimo: in due separate pentole fate le creme. In una mettete un filo di olio con curry e alloro e le carote nere a dadini e le patate a cubetti (se vi piace fate rosolare e poi eliminate uno spicchio di aglio). Aggiungete brodo vegetale e rosmarino.  Nell'altra fate lo stesso processo mettendo zucca a cubetti, carote arancioni a rondelle e i pomodori spelati tagliati a cubetti (per spelarli incidete una croce, tuffateli in acqua bollente per 20 secondi e raffreddate. La pelle verrà via perfettamente). Cuocete le zuppe con brodo quanto basta, non troppo perchè devono essere corpose e aggiungete a piacere curry. Frullate separatamente. Impiattate facendo il piatto di due metà differenti e condite con un filo di olio di oliva. Io poi la ingolosisco con una spolverata di parmigiano e una macinata di pepe nero ;)



domenica 16 ottobre 2011

Pasta choux: quando dei profiteroles fanno sbocciare un fiore.



In certi momenti è difficile tirare fuori le parole. Credo di avere una specie di paralisi al racconto: e per una logorroica come me è sempre un segno che indica "work in progress": attese, situazioni in essere ma non risolte, sospensione del giudizio. Forse, semplicemente avrei solo bisogno di guardarti, e lasciare che i miei occhi ti raccontino tutto, nel mio silenzio. Tu lo saprai leggere, perchè il tuo cuore sa leggere il mio. Con la stessa dolcezza che ha accompagnato me in questo percorso, voglio ora essere io a sostenere te e a non lasciarti andare via. Nemmeno ora, ora che quello che viviamo è complesso e ci sta facendo soffrire. Ancora più di prima, molto più di prima, adesso sono con te, e la promessa che ti ho fatto in privato ora te la faccio pubblicamente: non mi perderai mai J. Con Amore, forte e rigoglioso e ostinato e tenace.

Questa scelta è un must: abbiamo iniziato il nostro cammino insieme chiacchierando di profiteroles, tu che morivi dalla voglia di vedere le mie foto e io che, pigra come sempre, tardavo a postarle. Giuro, se mai ne avrò la possibilità, te ne farò una montagna da farti fare l'indigestione ah ah!



DOSI PER CIRCA 25 BIGNè

:: 170 ml di acqua ::
:: 90 gr di farina ::
:: 50 gr di burro ::
:: 2 uova ::
:: un pizzico di sale ::

Crema pasticcera alla vaniglia per i Profiteroles
:: Per il topping al cioccolato ::
:: 100 gr di cioccolato fondente ::
:: un cucchiaio di maizena ::
:: 300 ml di panna ::

:: Crema Zabaione per la Croquembouche ::






Il segreto dei bignè risiede nella perfetta cottura della pasta e nei giusti passaggi. La pasta choux è facile da fare, niente di complesso, ed è assolutamente versatilissima per essere farcita per preparazioni dolci o anche salate. Io li ho usati anche per una croquembouche ripiena di zabaione: la fine del mondo.

In un pentolino mettete l'acqua con il burro e il sale: appena bolle spegnete e in un solo colpo versate la farina. Girate velocemente fino a quando si formerà una palla che si stacca dalle pareti: rimettete sul fuoco per un paio di minuti. Fate intiepidire. Aggiungete un uovo alla volta amalgamando perfettamente prima di incorporare l'altro fino ad ottenere una pastella consistente. Trasferite in una sac à poche con bocchetta liscia e fate tanti mucchietti ben distanziati su una teglia da forno. Cuocete a 200° per circa 10 minuti poi abbassate a 180° per altri 15. Lasciate raffreddare in forno spento per una mezz'ora.
L'essenziale è che la pasta al suo interno sia perfettamente asciutta, altriemnti i bignè cederanno e si schiacceranno usciti dal forno. Riempiteli con una siringa da pasticceria con la crema prescelta e rifinite il dolce 

Per la croquembouche:  fate un caramello, intingete la punta di ogni bignè velocemente e con molta attenzione e montateli a piramide. Io ho decorato prima di servire con fili di caramello.

Per i profiteroles: fate una salsa mescolando perfettamente la maizena alla panna fredda, mettete sul fuoco sempre mescolando e una volta arrivata a bollore aggiungete il cioccolato tagliato a pezzetti. Spegnete, lasciate fermo il composto un paio di minuti (il cioccolato inizierà a sciogliersi per il calore da solo) e infine mescolate energicamente.


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